Alcune riflessioni sul silenzio! Spesso durante un percorso di psicoterapia ci imbattiamo in sedute in cui il portagonista è il silenzio e spesso questo ospite è fonte di molto turbamento. "D.ssa non so cosa dirle oggi", "non ho niente di cui parlare, possiamo saltare la seduta?" queste sono alcune delle frasi che sento pronunciare più spesso e mi ritrovo a parlare della metafora del teatro. Il teatro è un posto in cui per lo più assistiamo a rappresentazioni sul suo palco: gli attori hanno dei copioni prestabiliti, recitano passionalmente la loro parte nella storia. poi lo spettacolo finisce e il teatro rimane vuoto! Alcuni teatri organizzano delle visite guidate alla struttura, alle quinte, al palco, proprio mentre questo è privo delle sue rappresentazioni: è una visita molto profonda, perchè ogni sedia, ogni pezzo di tessuto del sipario, ogni mattonella del palco traspira i drammi rappresentati nelle varie messe in scena, ma in quel momento della visita a teatro vuoto diventano i protagonisti. Ecco quello che accade in una seduta in cui non si ha nulla da dire: le rappresentazioni sono ferme e si ispeziona con cura quegli elementi che sono immersi nel silenzio e che fanno da sfondo alle nostre rappresentazioni drammatiche. Suggerisco al paziente di cogliere l`opportunità di non avere nulla da dire, come l`opportunità di fare una visita guidata nel teatro silente della propria anima, per dare voce a tutti quegli elementi che fanno da sfondo a ciò che ci accade. Spesso incontriamo uno degli attori che nella nostra vita è stranamente sempre presente in ogni dramma inscenato: l`imbarazzo! lo immaginiamo come un attore che sapendo della visita guidata al teatro, ne approfitta per essere visto, si mette sul palco e se ne sta lì in attesa che noi lo andiamo ad intervistare. Ognuno ha dentro di sè un teatro silente con il signor imbarazzo seduto in attesa e quando proviamo a parlare con lui, scopriamo che può raccontare tutti i drammi vissuti e descritti nelle sedute precedenti da una prospetiva profonda e assai meditativa. trovo le sedute in cui non si ha niente da dire, le più produttive a livello terapeutico, nonchè le più utili per imparare a conoscere il nostro signor imbarazzo interiore e le sue potenzialità di racconto....pur stando zitto!