Spesso mi capita di dover rispondere a questa domanda e ne approfitto per spiegare anche di chi è la competenza della prescrizione. Lo stato ansioso è spesso un sintomo molto invalidante, si può manifestare con diverse sensazioni fisiche:tremori, tachicardie, iperventilazione, sudori freddi, testa bollente, ecc anche solo alcuni di questi. La decisione di prendere i farmaci è spesso la prima che viene in mente ma non è l`unica opzione possibile. Il medico di base, il medico psichiatra, il medico neurologo, sono le principali figure competenti la prescrizione che appunto necessita di una laurea in medicina per essere effettuata. Lo psicologo, specializzato o no in psicoterapia, non è autorizzato alla prescrizione di farmaci, ma con una specializzazione in psicoterapia ha la competenza di poter aiutare il paziente a percorrere la via della psicoterapia in alternativa o in concomitanza ai farmaci. Nella mia pratica psicoterapeutica lascio al paziente la decisione del farmaco:seguo alcuni che si sono affidati solo alla psicoterapia, altri che hanno deciso di consultare uno dei medici sopra descritti, per un coadiuvante farmacologico. Non c`è un`alternativa meglio dell`altra, è molto soggettivo, tuttavia all`interno del percorso psicoterapeutico il sintomo ansioso viene trattato come una parte del quadro di insieme. Il paziente è aiutato a capire che l`ansia di per sè non è un impiccio da eliminare, si lavora per la comprensione della sua funzione nella vita del paziente; spesso infatti un vecchio equilibrio fatto di comportamenti automatici, è diventato insufficiente a proteggere la persona da un pericolo reale o percepito e uno stato ansioso è come l`accendersi dell`allarme anticendio: il farmaco da solo è come prendere un martello e rompere il sistema d`allarme, sicuramente cesseremo di sentire quel rumore assordante che fa, ma se facciamo solo questa operazione, l`incendio sarà sempre dall`altra parte dell`edificio e prima o poi farà scattare un altro allarme!