26-09-2023
Felicità, di Micaela Ramazzotti
Cinema e psicologia
Felicita`
Di Micaela Ramazzotti

Il film e` stato presentato in concorso alla Mostra del cinema di Venezia 2023 nella sezione Orizzonti Extra e l`esordiente regista ha vinto il Premio degli spettatori Armani Beauty. In quell`occasione Micaela ha dichiarato che la storia di Felicita` e` in parte ispirata a qualcosa di autentico e parla di una famiglia patologica, di un percorso psichiatrico, di una relazione squilibrata, di mediocrita` educativa e sociale e di come lo spirito dell`Italia di questi anni si rifletta sulle persone che hanno pochi strumenti per affrontare situazioni del genere.

Il film inizia e finisce con Desire` ed un uomo di cui si prende cura, accomodandone l`aspetto fisico nel primo frame, d`altronde e` una parrucchiera del cinema, accompagnando l`altro a prendere il treno del suo riscatto nell`ultimo, segnando un cambio di registro qualitativo nelle sue azioni.

Direi che questa circolarita` infatti, descrive a pieno la vita di questa giovane donna che sente tutto il peso di essere parte di una famiglia patologica ma sa anche di essere l`unica con un briciolo di funzionalita`; infatti tenta di essere felice, cerca un rapporto con un uomo adulto, forse paterno, una specie di guida che si rivelera` non diverso dai balordi che girano sul set dove lavora.

E` dura cercare la felicita` senza mai interrogarsi dentro, senza mai fermarsi a riconoscere il bisogno di essere visti ed aiutati ed infatti Desire`, sopravvive nel macabro gioco della ripetizione , si muove con gli unici strumenti che ha sempre visto adoperare in famiglia: maltrattamenti, bugie, seduzioni, umiliazioni, sottomissioni, derisioni, agiti e autosacrificio tanto troppo autosacrificio, e si ritrova a cercare soluzioni (spesso a suo discapito) che sono scambiate per felicita` con l`evidente risultato già conosciuto.

Nella famiglia di origine di Desire` infatti non trovano spazio i sentimenti, i desideri, le individualita` personali: ogni scambio familiare e` totalmente incentrato sul pragmatico, leitmotiv massima resa minima spesa, senza tener conto del significato dell`azione o del peso innaturale che generera` sul destinatario.

I genitori sono costantemente in cerca di riscatto e risarcimento per i personali dolori, scambiando questi aspetti per felicita`, li rincorrono sempre adoperando mezzi che poi risulteranno per loro stessi umilianti.

Il figlio minore e` la vittima finale, schiacciata dagli agiti dei genitori: e` degna di attenzione infatti ogni scena di lite familiare dove il suo volto, la sua espressione smarrita segnano lo spettatore; costantemente depositario di aspettative di grandezza, i genitori depongono in lui il famoso risarcimento e riscatto che la vita presumibilmente deve loro, ma il ragazzo non regge, nessuno potrebbe e quindi si avvia verso lo scompenso, che sara` poi il suo riscatto personale.

Riscatto possibile perche` in questo personaggio i sentimenti infatti fanno capolino nel verso opportuno, per esempio durante le sfuriate degli altri componenti familiari, il suo volto e` l`unico posto in cui, coerentemente con il climax del film, albergano e si esprimono i sentimenti.

E` l`unico che accetta di andare in terapia, e` l`unico che chiede aiuto, come puo` e come sa ecco perche` riesce a salvarsi, o almeno e` quello che ogni spettatore si augura vedendolo su quel treno.

Per concludere, Non avendo altro posto per essere contemplati, vissuti, esperiti, discussi, i sentimenti tra cui la felicità, cercano disperatamente di sopravvivere in questa storia facendo capolino tra i molteplici agiti dei protagonisti, ovviamente confondendoli e depistandoli dalla massima resa a cui gli stessi personaggi ambiscono, per poi fallire clamorosamente.

I sentimenti sono ciò che arriva allo spettatore: probabilmente non potendo avere asilo politico nel film, tocca allo spettatore in sala farci i conti; e non a caso invoco un termine da politica estera, il tema dei migranti e` spesso toccato in questo film, e anche qui manca totalmente l`aspetto sentimentale, viene solo descritta la concretezza degli sbarchi come quando al porto arriva una nave di merci, ahime` molto attuale!

Questa trama nella sua autenticita`, lo confermeranno gli addetti al disagio mentale come me, disturba, provoca, indigna, dall`inizio alla fine, e ogni persona che guarda tenta di fargli un posto nel proprio cuore e dargli un senso.